ANTIMENSION |
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È un rettangolo di stoffa, in genere di lino, di circa 60 x 80 cm, normalmente ripiegato dentro l’iliton: lo si apre solo dopo la prima preghiera per i fedeli, durante la Divina Liturgia. Sta sempre posato sulla santa Mensa, al centro, sotto l’Evangelario. Di solito è decorato con rappresentazioni della Discesa di Cristo dalla croce, i quattro Evangelisti, e le iscrizioni relative alla Passione. Non è consentito celebrare l'Eucaristia senza un antimension. Gli antimension devono essere consacrati e firmati da un vescovo, di solito il vescovo Ordinante della Diocesi. Gli antimension, insieme con il crisma restano di proprietà del vescovo, e sono il mezzo con cui un vescovo indica il suo consenso per i Santi Misteri (Sacramenti) da celebrare in sua assenza. È in effetti la "licenza della chiesa" di officiare "servizi divini". L'antimension è un sostituto dell'altare. Per le necessità pastorali un sacerdote può celebrare l'Eucaristia sulle antimension, anche se non vi è un altare propriamente consacrato. |