STICHARIONa cura dell'Archimandrita Antonio Scordino |
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STICHARION Può essere di qualsiasi stoffa, purché decente, e di qualsiasi colore, purché non “stoni”, anche se di solito è di colore bianco. In genere ha una crocetta sul dorso (che si bacia prima d’indossarlo) e legacci per stringere i polsini. In genere, più che un sobrio gallone in fondo, non ha ornamenti particolari, ma vedi anche Dalmatica e Sacco. Il camice s’indossa solo per la divina Liturgia; per estensione, anche per il Vespro dei Presantificati; per il Mattutino del Grande Sabato perché un tempo faceva un tutt’uno con il Vespro unito alla divina Liturgia. In tutte le altre celebrazioni, sacerdote e diacono usano solo la stola (in alcuni momenti anche il felonio) e l’orarion, direttamente sull’abito civile. Lo Sticharion usato dal diacono è uguale a quello del sacerdote: solo che le maniche sono abbastanza larghe (e con vengono trattenute da legacci) e che la stoffa è in genere più “ricca”. E’ opportuno che il colore sia intonato a quello del felonio del sacerdote (vedi anche Orarion). In alcune celebrazioni minori, il diacono si limita a usare il solo orarion direttamente sul rason. Lo Sticharion è usato anche dagli ipodiaconi e dagli altri inservienti.
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