OFFRIAMOCI A CRISTO CHE SI È OFFERTO PER NOIdi San Gregorio il Teologo (di Nazianzo) |
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OFFRIAMOCI A CRISTO CHE SI È OFFERTO PER NOI di San Gregario Nazianzeno * E' la Pasqua del Signore, è la Pasqua, sì, la Pasqua, diciamolo ancora a gloria della Trinità. E' per noi la festa delle feste, la solennità delle solennità. Come il sole supera le stelle col suo splendore, così essa supera tutte le altre feste, e non solo quelle degli uomini, che sono puramente terrene, ma anche quelle che sono di Cristo stesso e che si celebrano in suo onore... Ieri l'Agnello veniva immolato, e gli stipiti delle porte aspersi di sangue. Mentre l'Egitto piangeva i suoi primogeniti, noi, protetti da quel sangue prezioso sfuggivamo all'angelo sterminatore, a cui quel segno incuteva timore e rispetto. Oggi abbiamo definitivamente lasciato l'Egitto, la tirannia del Faraone crudele e l'oppressione dei sorveglianti; siamo stati liberati dal lavoro dell'argilla e dei mattoni. Nessuno può impedirci di celebrare, a gloria del Signore nostro Dio, la festa dell'Esodo, e di celebrarla non con il vecchio lievito della malizia e della malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità (I Cor. 5,8), perché ormai non portiamo più niente con noi dell'empio lievito dell'Egitto. Ieri ero stato crocifisso con Cristo, oggi con lui sono glorificato. Ieri morivo con lui, oggi con lui torno alla vita. Ieri con lui venivo sepolto, oggi con lui risorgo. * Eis ton aghiovpascha, XLV: P.G. 36, 624; I, P.G. 35, 397-400. |