Padre Santo, custodisci i miei discepolidi san Gregorio di Nissa |
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Omelia 15 sul’Cantico dei cantici ; PG 44, 1116-1117 Padre Santo, custodisci i miei discepoli di San Gregorio di Nissa
Avendo dato ogni potere ai suoi discepoli, il Signore concede ogni bene ai suoi santi nella preghiera che rivolge a suo Padre. Eppure aggiunge il più importante dei beni : L’essere tutti una cosa sola, mediante la loro unione col solo ed unico bene. Così, « uniti dallo Spirito Santo, essendo legati per mezzo del vincolo della pace, saranno tutti un solo corpo e un solo spirito, in virtù dell’unica speranza alla quale sono stati tutti chiamati » (Ef 4, 4).
« Tutti siano una cosa sola. Come tu, Padre sei in me e io in te ». In effetti, il vincolo di questa unità è la gloria. Che lo Spirito Santo sia chiamato gloria, nessuno lo potrebbe contraddire se è attento alle parole del Signore : « La gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro » (Gv 17, 22). Infatti egli ha realmente dato loro una tale gloria quando ha detto : « Ricevete lo Spirito Santo » (Gv 20, 22). Egli ha ricevuto quella gloria che possedeva da sempre, prima che il mondo fosse, quando si è rivestito della nostra natura umana. E una volta che questa natura è stata glorificata dallo Spirito, la gloria dello Spirito è stata comunicata a tutti quelli che sono partecipi della stessa natura, cominciando dai discepoli. Ecco perché dice : « Padre, la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. » |