Il miracolo del cieco natoDi Sant'Ambrogio di Milano |
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Lett. 80, 1-5
Il miracolo del cieco nato Sant’Ambrogio
A che cosa mira con il miracolo del cieco nato colui che con un comando infondeva la vita..? Che cosa vuol significare ripeto, quando sputa e fa del fango con cui unge gli occhi del cieco e gli dice: “Va a lavarti nella piscina di Siloe (che significa: Inviato); quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.”? Qual è il motivo di tutto ciò? Grande, se non erro, perché chi è toccato da Gesù vede di più: Riconosci la sua divinità e la sua santità. Come luce egli toccò e la infuse; come sacerdote, prefigurando il battesimo, realizzò il mistero della grazia spirituale. Sputò perché ti accorgessi che tutto nel Cristo è luce, e che vede realmente chi è purificato da quanto proviene da Cristo; la sua parola ci monda, come egli disse: “Voi siete già mondi per la parola che vi ho annunziato.” Il fatto poi che egli fece del fango e lo spalmò sugli occhi del cieco significa che colui che aveva plasmato l’uomo col fango, gli rese la salute con lo stesso fango. E cioè, che il fango della nostra carne riceve la luce della vita eterna mediante il sacramento del battesimo. Avvicinati anche tu a Siloe, cioè a colui che è stato mandato dal Padre, come disse:” La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato.” Ti lavi Cristo perché tu possa vedere. E’ giunto il tempo: vieni al battesimo; vieni in fretta per poter dire come quel cieco, dopo aver riacquistata la vista: Prima ero cieco e ora ho incominciato a vedere: “La notte è avanzata, è vicino il giorno.” |