Sant’Ilarione di Iberia asceta e taumaturgo in Georgia, poi alla Lavra di San Saba in Palestina, sul monte Olimpo in Bitinia, a Roma ed infine a Tessalonica (tra 875 e 882)
La vita del Santo composta in greco al tempo dell’imperatore Basilio I (867-886) è pervenuta nella versione in lingua georgiana In tale versione si narra che un giorno Ilarione stabilitosi con i suoi discepoli in ambiente monastico greco,il monastero dell’Olimpo, venne ritenuto(insieme con i suoi discepoli) dall’igumeno non del tutto affidabile nella professione di fede a tal punto che l’igumeno stesso decise di allontanarli dal monastero . I monaci georgiani ubbidorono e si preparavano ad andar via ma nella notte la Madre di Dio appare all’igumeno per difendere chiaramente i monaci georgiani sia sul piano della professione di fede sia sul piano della vita personale e della probità monastica L’igumeno chiese perdono a Santo Ilarione e ai discepoli di lui ed essi rimasero in concordia con tutti per altri cinque nel monastero dell’Olimpo
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