San Davino pellegrino cristiano di nazionalità armena e confessore della fede, morto a Lucca (verso il 1051)
Martirologio Romano: A Lucca, san Davíno, che, di origine armena, venduti tutti i beni, si tramanda si sia fatto pellegrino per Cristo e sia morto di malattia, di ritorno dalla visita ai luoghi santi e alle basiliche degli Apostoli.
Tratto da http://www.santiebeati.it/dettaglio/55680
Nato, come sembra potersi dedurre dalle scarne fonti, in Armenia, avendo per tempo conosciuta la vanità delle cose terrene, distribuì i suoi beni ai poveri, poi abbandonò la terra natale per compiere il grande pellegrinaggio al sepolcro di Cristo a Gerusalemme, alle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo a Roma e di San Giacomo in Compostella. Si vestì succintamente e poveramente, si pose la conchiglia sul petto, prese il bordone con la zucca per l'acqua e si mise in cammino. Raggiunse Gerusalemme, poi Roma. A Lucca, l'anno 1050, fu alloggiato nel piccolo ospedale che sorgeva presso la chiesa di San Michele in Foro. Dopo qualche tempo venne accolto in casa da una pietosa vedova, chiamata Atha.Ma vi stette per poco perché, consunto dalla fatica e dalle penitenze, il 3 giugno 1050, cessò di vivere. Venne sepolto nel cimitero di S. Michele in Foro, donde in seguito a miracoli fu portato in chiesa, in un'urna presso l'altare di San Luca. Nel 1567 le sue reliquie furono riposte in un'urna più decorosa. Il 3 settembre 1592 vennero sistemate sopra l'altare maggiore e finalmente nel 1656 furono esposte ai fedeli, i quali il 3 giugno di ogni anno, accorrono numerosissimi a venerarle.
Tratto da https://lucca.online/1577-san-davino-pellegrino-armeno-a-lucca/ San Davino era un pellegrino Armeno arrivò già in precarie condizioni a Lucca nel 1050 e fu soccorso all’Ospedale vicino alla Chiesa di San Michele in foro e morì poco dopo (il 3 Giugno dello stesso anno) nella casa di Atha, una pia vedova che lo aveva accolto nella dimora per gli ultimi giorni della sua vita. Prima di arrivare a Lucca Davino era partito dall’Armenia spogliandosi di tutti i suoi beni e arrivando in pellegrinaggio prima a Gerusalemme e poi a Roma e morì prima di raggiungere Compostela. San Davino era un pellegrino e nel 1050 i pellegrini dovevano affrontare molti pericoli. I segni sono ancora visibili sul corpo di San Davino che fu colpito alla testa con una lancia e con un fendente seghettato. Il secondo segno è stato probabilmente inferto o con un coltello o con una spada seghettata e sul cranio si nota una primitiva “sutura”. Non morì comunque per queste gravi ferite, ma tenne il dolore a lungo e proprio per questo è diventato il Santo Patrono del mal di testa. Dopo la morte San Davino fu sepolto nel cimitero della Chiesa di San Michele in Foro a Lucca e attualmente il corpo si trova nella Chiesa ed è stato recentemente restaurato. Nel 2018 è stata fatta un’importante ricognizione del corpo di San Davino ripresa anche dalle telecamere della Rai che vedrà il culmine con l’esposizione del corpo del Santo a partire dal 1° Giugno.
Leggere in italiano del 1613 SAN DAVINUS http://www.genealogiadavini.it/italia/davinus.html
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