11.06: Memoria dei Santi Bartolomeo e Barnaba, apostoli (I sec.) |
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da: wikipedia.org e calendariobizantino.it San Bartolomeo era originario della Galilea ed è stato uno dei Dodici Apostoli, questo è tutto ciò che si sa di lui in base al racconto dei Vangeli. Per quanto riguarda il suo lavoro apostolico non vi è nulla di certo, poiché alcuni dicono che predicò in Arabia, in Persia e soprattutto in India, portando in quei luoghi il Vangelo scritto da Matteo, ritrovato lì 100 anni dopo da Panteno, un filosofo stoico che più tardi divenne insigne maestro della scuola cristiana ad Alessandria. Altri dicono che andò in Armenia dove visse il suo martirio morendo crocifisso ad Albanopoli (o Urbanopoli). Questa versione trova conferma anche in un'antica tradizione conservata dagli Armeni. L’incertezza sull'identità di Bartolomeo ha fatto supporre che Bartolomeo e Natanaele fossero la stessa persona, perché gli Evangelisti che menzionano Bartolomeo non menzionano Natanaele, e Giovanni, che parla solo di Natanaele come uno dei Dodici, non dice nulla su Bartolomeo. Infatti, Bartolomeo è un patronimico che significa "figlio di Talmai" (audace - spiritoso) e questo potrebbe essere stato il cognome di Natanaele. Secondo il Sinassario del 22 aprile Simone il Cananeo e Natanaele sono la stessa persona e gli Evangelisti che citano Simone il Cananeo non menzionano, Natanaele. Nel 264 le reliquie del santo giunsero a Lipari, quando era vescovo sant'Agatone, fino a quando vennero parzialmente disperse dagli arabi nel IX secolo; nel 410 le spoglie vennero portate a Maypherkat che, a causa del gran numero di reliquie che il vescovo Maruta vi radunò, venne chiamata Martiropoli. Nel 507 l'Imperatore Anastasio I le portò a Darae, in Mesopotamia. Nel 546 ricomparvero a Lipari e nell'838 a Benevento, dove il deposito delle reliquie del santo fu sempre conservato con devota e gelosa vigilanza anche in situazioni di grande pericolo, come quando l'imperatore Ottone III di Sassonia, nel 983, pretese la consegna delle sacre reliquie. In quell'occasione gli fu consegnato il corpo di san Paolino, vescovo di Nola. Accortosi dell'imbroglio l'imperatore cinse la città d'assedio, ma non riuscendo a espugnarla fece ritorno a Roma, dove peraltro fece edificare una basilica dedicata a San Bartolomeo sull'Isola Tiberina. -----------------------------------------
Durante il regno di Zenone, nell'anno 478, vennero ritrovate le sue sacre reliquie, sul petto aveva il Vangelo secondo Matteo, scritto in greco e di proprio pugno. Per questo motivo la Chiesa di Cipro ha ricevuto il diritto all'autocefalia (autogoverno) e al suo arcivescovo è stato dato il privilegio, come l'imperatore, di firmare i suoi decreti e le encicliche in Vermilion. San Barnaba tradizionalmente è considerato il primo vescovo di Milano.Per secoli a Milano la primavera si è festeggiata il 13 marzo, giorno dell'arrivo di Barnaba; nel 1396 tale giorno viene proclamato giorno di astensione dal lavoro e nel 1583 sarà solennemente riconfermato da Carlo Borromeo "dies festivus", ossia giorno di festa. Un braccio è conservato nella Basilica di San Barnaba a Marino, in provincia di Roma. |