27.07: Memoria dei Santi Mauro Vescovo, Pantaleimon e Sergio martiri a Bisceglie sotto Traianoa cura del Protopresbitero Giovanni Festa |
|
Santi Mauro Vescovo, Pantaleimon e Sergio martiri a Bisceglie sotto Traiano Tratto da Un racconto attendibile parla di Mauro, nato a Betlemme e convertito al Cristianesimo forse in seguito alle prediche degli apostoli, pervenne in Puglia nell'anno 51 con l'intenzione di predicare il Vangelo nei luoghi ancora pagani;[1] la tradizione vuole che venne consacrato primo vescovo di Bisceglie, presso Bari, dall'apostolo Pietro, sebbene la sua presenza nell'Italia Meridionale sembra non essere certa.[2]
TRATTO da Un vescovo e due soldati romani accomunati il 27 luglio del 117 secolo dopo Cristo dalla stessa tragica condanna del martirio, l’uno per aver predicato il Vangelo e gli altri due per aver tradito l’imperatore convertendosi al Cristianesimo. Mauro vescovo, Sergio e Pantalone, senza le lunghe ed approfondite cause di beatificazione di oggi, divennero Santi a furor di popolo e protettori di Bisceglie. Le reliquie, custodite in contrada Sagina nel territorio di Bisceglie, divennero oggetto di culto con l’assenso del vescovo di Bisceglie, Amando, che nel 1167 ne descrisse il loro ritrovamento. A ricostruire le alterne vicende storiche del culto che si protrae da oltre otto secoli, con tutti i risvolti sacri e profani dei festeggiamenti e delle rievocazioni, è stato il giornalista Luca De Ceglia nel libro: “Il culto dei tre Santi Martiri Mauro, Sergio e Pantaleone tra curiosità e festa popolare” edito dall’associazione Borgo Antico nell’ambito della collana di storia locale, che sarà presentato il 30 agosto, alle ore 20.30 in piazza Duomo, per la rassegna “Libri nel Borgo Antico”. Interverrà, oltre all’autore, don Mauro Camero, rettore della Cattedrale di Bisceglie, che ha curato la prefazione. Moderatrice della conversazione sarà la dott.ssa Annamaria Natalicchio, esperta in comunicazione. Uno degli inni dedicati ai tre santi sarà cantato dal coro della basilica Concattedrale, diretto da Carmela Rocco. Il libro, frutto di lunghe e meticolose ricerche in vari archivi pubblici e privati, raccoglie anche un notevole apparato iconografico a colori: dipinti (tra i quali l’af fresco quattrocentesco realizzato nella chiesa di Santa Caterina a Galatina), ex voto, edicole votive e fotografie e cartoline d’epoca dei riti e della festa popolare che si protrae nel tempo. Tra questi sono valorizzati anche due spartiti inediti risalenti ai primi del ’900 di inni dedicati ai tre santi e venuti alla luce nell’archivio diocesano di Bisceglie. Una delle prime notizie di questo singolare culto “trigemino” è contenuta nel prezioso Evangeliario risalente al XII secolo rinvenuto nell’archivio capitolare della Cattedrale biscegliese ed oggi custodito nel locale museo diocesano. Seguono nel libro le vicende delle due “inve n z i o n i ” delle ossa dei tre santi, che trasudavano una manna ritenuta da tutti miracolosa da devoti e viaggiatori di passaggio. Leggere Leggere |