Memoria di Santa Eufrosina d’Alessandria 25 Settembre
Santa Eufrosina nacque agli inizi del V secolo nella città di Alessandria, figlia unica di genitori illustri e abbienti. Perse la madre quando era ancora molto giovane e fu cresciuta dal padre, di nome Pafnuzio, un pio cristiano che aveva come guida spirituale Teodosio, l’igumeno di un monastero da lui spesso frequentato. Quando Eufrosina raggiunse i diciotto anni, suo padre avrebbe voluto che si sposasse e, per questo, andò dalla sua guida spirituale al monastero per ricevere la benedizione per il matrimonio della figlia. L’igumeno parlò con Eufrosina e le diede la benedizione, sebbene la giovane desiderasse la vita monastica. Infatti, fu tonsurata in segreto da un monaco vagante e lasciò la casa paterna per entrare in monastero. Temendo di essere facilmente trovata dal padre in un monastero femminile, decise di assumere l’identità di Smaragdo, un eunuco, e andò allo stesso monastero che aveva frequentato assieme al padre fin dall’infanzia. Giunta lì in abiti maschili, non fu riconosciuta da nessuno e fu accettata nella comunità. Qui Eufrosina trascorse 38 anni lavorando, digiunando e pregando. Nel frattempo, piangendo la perdita della figlia amata, suo padre si recò più volte dall’igumeno Teodosio, il quale gli consigliò sempre di discutere col monaco Smaragdo. Prima della propria dipartita, la monaca Eufrosina rivelò il proprio segreto al padre addolorato chiedendo che fosse soltanto lui a dover preparare il suo corpo per la sepoltura. Dopo aver seppellito la figlia, Pafnuzio distribuì i suoi averi ai poveri e al monastero e, dopo di ciò, divenne monaco e visse fino alla morte nella cella che era stata di sua figlia. |