"Evitiamo di giudicare dalle apparenze. Ognuno di noi ha la sua personale battaglia da combattere", di san Paisios l'Athonitatraduzione dal greco a cura di Paolo (Riccardo) Bianchin |
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IL MONACO ALCOLIZZATO Sul Monte Athos (Grecia) c'era un monaco che viveva nel monastero di Karyes. Beveva e si ubriacava ogni giorno, ed era causa di scandalo fra i pellegrini. Padre Paisios rispose loro che aveva saputo della morte del monaco dopo aver visto un'intera schiera di angeli scendere a raccogliere la sua anima. I pellegrini si meravigliarono: alcuni protestarono e cercarono di spiegare all'anziano di chi stavano parlando, pensando che l'anziano non avesse capito. L'anziano Paisios spiegò loro: "Questo monaco nacque in Asia Minore poco prima dell'occupazione dei turchi, i quali deportarono tutti i bambini maschi. Poiché continuava a piangere, essendo stato strappato via dai genitori, iniziarono a mettere del liquore nel suo latte per farlo dormire. In tal modo il bambino crebbe con il vizio dell'alcool. Una volta cresciuto, incontrò un monaco, e gli confessò di essere alcolizzato. L'anziano monaco gli disse di pregare ogni notte la Madre di Dio di aiutarlo a ridurre uno ad uno i bicchieri che beveva ogni giorno. Dopo un anno riuscì, con la lotta e il pentimento, a ridurre i suoi 20 bicchieri giornalieri di liquore a 19 bicchieri. La sua lotta spirituale continuò nel corso degli anni, fino a raggiungere 2-3 bicchieri di superalcolico al giorno, con i quali comunque raggiungeva l'ebbrezza. Il mondo per anni ha visto un monaco alcolizzato che scandalizzava i pellegrini, ma Dio ha visto un guerriero che ha combattuto una lunga lotta per ridurre la sua passione. Evitiamo di giudicare dalle apparenze. Ognuno di noi ha la sua personale battaglia da combattere. |