22 gennaio- Memoria di San Giuseppe Samakos di Creta Il beato Giuseppe nacque a Creta, in un villaggio chiamato Keramos (oggi Azokeramos di Sitia) nel 1440. I suoi pii genitori, una volta diventato maggiorenne, lo affidarono a un insegnante, un reverendo padre spirituale che viveva nel monastero di San Giovanni il Teologo, situato vicino al mare, a Candia (Iraklion). In quel luogo Joseph imparò la teologia e la calligrafia. Quando i suoi genitori morirono, distribuì la sua grande eredità ai poveri e si dedicò maggiormente alle lotte spirituali. Più tardi Dio lo ritenne degno di diventare sacerdote e di andare in pellegrinaggio in Terra Santa. Quindi tornò al suo monastero e visse una vita di santità, elargendo amore e aiuto concreto ai suoi simili. Morì a 71 anni, il 22 gennaio 1511, e fu sepolto nel suo monastero. Al momento del trasferimento delle sue reliquie fu riconosciuta la sua santità, perché esse furono trovate intatte e profumate. I suoi sacri resti furono posti nel catholicon del monastero. La guarigione di un gran numero di malati, ciechi e posseduti, anche dopo la sua morte, consolidò la sua fama di taumaturgo. Nel 1669 gli Ottomani conquistarono Candia e il pio chierico Antonios Armakis portò la sacra reliquia a Zante, dove il 29 agosto di quell’anno venne sistemata nel monastero femminile di San Giovanni di Mantinia a Xerovouni. Rimase lì fino al 1915, quando venne collocata nella chiesa parrocchiale del Pantokrator di Gaitani, un sobborgo di Zante.
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