LA GENESI COMMENTATA DAI SANTI PADRI DELLA CHIESA (CAPITOLO XXXV) Elaborato scritto per il corso
|
|
Capitolo 35 Il capitolo si apre con Dio che parla a Giacobbe, invitandolo ad andare a Betel per stanziarsi e costruire un altare. Giacobbe invita tutti a eliminare gli dei stranieri, a purificarsi e a cambiarsi gli abiti. Tutti portarono al patriarca gli idoli che possedevano, che furono sotterrati. Tolte le tende si incamminarono e giunsero a Betel dove fu eretto l’altare. Il Signore apparve nuovamente a Giacobbe, cambiandoli il nome in Israele, lo benedisse annunciandogli che sarebbe diventato un popolo numeroso, promettendogli di concedergli il paese che aveva elargito ad Abramo e a Isacco. Ultimata la teofania, Giacobbe eresse una stele di pietra in quel luogo ungendola con abbondate olio. Dopo essere stato chiamato da Dio, Giacobbe insegna ai suoi successori e discendenti di come entrare nella casa del Signore. Ordina che gli dei stranieri siano respinti come sterco e sporcizia, e di cambiare gli abiti. E’ giusto che anche noi facciamo lo stesso quando siamo chiamati davanti a Dio, o entriamo nel tempio divino, specialmente al tempo del santo battesimo[1]. La pietra che Giacobbe unge prefigura Cristo, la pietra eletta che fu resa pietra angolare (1 Pt 2,6)[2]. |