27.07: Memoria della beata Antusa di MantineoVicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo - Napoli |
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La beata Antusa visse negli anni dell'imperatore Costantino Copronimo (741-775). I suoi genitori, Stratighios e Febronia, si distinguevano per la loro pietà religiosa e con questi valori educarono la figlia. Antusa, nonostante tutte le proposte di matrimonio che aveva ricevuto, aveva preferito la verginità. Quando i suoi genitori morirono, non cambiò la decisione presa, utilizzando le proprietà paterne che aveva ereditato per la carità e per scopi santi. Antusa provvide alla costruzione di due monasteri: quello di Mantineo. con una chiesa dedicata a Sant’Anna e quello dei Santi Apostoli, utilizzato come monastero femminile. Quando l'imperatore Costantino Copronimo ordinò la feroce persecuzione contro le icone sacre e i loro sostenitori, il monastero della beata Antusa si distinse come uno dei centri più ardenti di difesa dell'ortodossia. Ecco perché la beata fu torturata all'inizio della persecuzione. Ma quando predisse che la regina malata sarebbe sfuggita alla morte e avrebbe dato alla luce due gemelli, ricevette amore, e aiuti di vario tipo per il monastero. La beata Antusa in seguito visse indisturbata, e morì in pace. |